GRUPPO DI LODE
Che cosa è il gruppo di lode ?
Prima di ogni cosa parliamo di GRUPPO e non di singoli e il gruppo per esperienza favorise la forza.
L’unione fa la forza.
Iniziamo per tanto a stabilire chi siano i componenti di questo gruppo, analizzandoli singolarmente.
Iniziando dunque dal PASTORE, egli è il diretto responsabile davanti a Dio per l’andamento della chiesa,
di ne consegue che l’intero gruppo di lode deve dipendere dalla sua supervisione. Egli aiuta a formare la
visione e le motivazioni, da le direttive e il gruppo deve lavorare in sintonia con lui. Questo non vuol dire
che dovrà essere sempre coinvolto o presente nelle prove, ma provvedere a dare i giusti consigli e direttive
generali per il giusto funzionamento dell’intero gruppo. Il pastore è l’elemento basilare nel ministerio
dell’adorazione, egli ha un ruolo che sorpassa d’importanza qualsiasi altro componente del gruppo di lode,
perché egli è l’esempio del vero adoratore davanti alla chiesa. Un pastore che adora avrà una chiesa che
adora o per lo meno sa come deve adorare grazie al suo esempio. Il pastore per eccellenza oltre ovviamente
il nostro Signore Gesù fu Davide.
Il secondo elemento del gruppo di adorazione è il WORSCIP LEADER (il RESPONSABILE DELLA
MUSICA) o DIRETTORE MUSICALE.
Molte volte sono la sessa persona, solo in chiese molto grandi troviamo oltre il responsabile della musica il
direttore musicale che provvede a dirigere i musicisti e i cantori, data la sua esperienza nel campo
musicale. La sua quindi e solo una guida tecnica, ma che comunque deve mettere al servizio della chiesa.
Il ruolo del responsabile della musica e: coordinare e dirigere i musicisti e i cantori ogni qual volta c’è
musica. Egli ha la responsabilità di scegliere i canti e guidarli. Delle chiese permettono ad altri, o al coro o
ai fedeli di scegliere i canti, io ritengo che sia importante avere una persona responsabile che scelga i canti
e li guidi. Anche se ha vari compiti da svolgere, non deve dimenticare di adorare perché la chiesa segue il
suo esempio. La caratteristica minima che deve possedere è quella di essere battezzato e di aver ricevuto lo
Spirito Santo. Malgrado la sua volontà di portare avanti il suo compito è pur sempre un uomo, soggetto
quindi a dei momenti difficili, ed è proprio allora che si vede la forza del gruppo. In altre parole anche se
c’è un responsabile di musica con un valido ministerio nell’adorazione l’efficacia di quello, cresce se c’è
un gruppo che funziona e lo appoggia anche nei momenti un po’ bui della sua vita spirituale.
Il responsabile della musica deve collaborare dal canto suo in simbiosi con il pastore. Non cadere mai
nell’errore di voler predicare, ambedue dovranno rispettarsi a vicenda.
Se tutti fossero predicatori chi ascolterebbe ? Se tutti guidassero il canto chi canterebbe ?
I tre sentimenti che devono regnare tra i due sono :
rispetto : se il responsabile della musica non ha rispetto per il pastore è ovvio che metterà in dubbio i suoi
metodi e le sue decisioni. Al contrario se il pastore non ha rispetto e fiducia del responsabile, cercherà di
ostacolare i suoi metodi. Solo il rispetto stabilisce un forte legame di mutua dipendenza e comunione.
considerazione :i due devono nutrire una giusta considerazione l’uno dell’altro.
comunicazione : nulla può provocare più velocemente la rottura di un rapporto che la mancanza di
comunicazione. Quando si ha paura di affrontare un problema è facile cadere nelle false supposizioni.
Altro elemento di vitale importanza per il gruppo sono i MUSICISTI.
Davide considerava molto seriamenti il ministerio musicale nel tabernacolo.
1 Cronache 15:16 Davide ordinò…….
1 Cronache 16:41-42 E con essi erano………
Notate l’uso delle parole “chiamare” “scelti” “designati”. Il ministerio della musica era considerato cosi
essenziale per la funzione del sacerdozio che si sceglievano con cura degli uomini da consacrare. Essi non
provavano canti due volte alla settimana ma chiamati ad adempiere il compito a tempo pieno. Vista
l’importanza di questo compito esso deve essere affidato solo dopo aver seriamente pregato, riflettuto e
chiesto consiglio a Dio, poi sarà compito del pastore designare le persone , poiché questi hanno una forte
influenza sulla chiesa.
Le caratteristiche minime richieste sono le stesse per il responsabile della musica.
C’è bisogno di musicisti che non solo accompagnino l’adorazione ma che adorino il Signore con il proprio
strumento. Già suonare in se stesso uno strumento per Dio è adorazi one, quindi divenire veri adoratori e
non solo bravi musicisti privi di passione spirituale. Alcune chiese hanno uso in occasioni speciali di
chiamare musicisti professionisti per suonare canti. Indubbiamente l’esecuzione sarà impeccabile, ma priva
di passione spirituale. I l musicista deve avere un cuore per Dio e dimostrare davanti ai credenti una vita
cristiana coerente.
Ogni musicista deve avere desiderio e la chiamata divina. Alcuni hanno il desiderio senza la chiamata, il
fatto di avere voglia di suonare, non significa che siano chiamati da Dio a farlo. Chi guida l’adorazione
deve essere consapevole di rispondere alla chiamata e alla volontà di Dio. I musicisti sono come i Levi
spirituali (LEVI : UNTO).
Non si deve cadere nell’errore di coinvolgere persone nel gruppo di lode solo per farli sentire parte della
chiesa. Il ministerio non è un diritto ma un privilegio concesso a colui che e consacrato. Ci sono musicisti
impegnati nelle chiese che sono convinti di poter usare il loro talento non soltanto nella chiesa ma anche
nei locali notturni, con la scusa di guadagnare qualche soldo. Dio deve avere l’esclusiva.
In 2 Cronache 7:6 è scritto che gli strumenti adoperati per il tabernacolo di Davide non erano utilizzati in
modo diverso, essi appartenevano al Signore.
Molte profezie bibbliche sono scaturite con e sotto la benedizione degli strumenti musicali :
1 Samuele 10:5-6 ; 16:14-23 ; 18:10 ; 19:9 ; 2 Cronache 5:12-14
Quando si rilascia l’unzione profetica per mezzo dei musicisti e dei cantori si crea un atmosfera in cui Dio
scende e parla ai suoi figli. Anche il profeta Eliseo era a conoscenza della relazione che c’è tra musica e
profezia. Egli infatti si trovò in una situazione pur non volendolo fare profetizzò.
2 re 3:11
La musica rende sensibile allo Spirito di Dio.
2 Cronache 5 rivela chiaramente come la gloria di Dio riempì il tempio di Salomone quando i cantori e i
musici si unirono nelle alti lode. (versetto 12-13)
Tutti i membri del gruppo di lode dovrebbero partecipare per un tempo alla preghiera che precede il culto.
Dio ama l’ordine, ed è buono prepararsi, studiando il canto, provarlo e riprovarlo. Il culto domenicale o
eventi eccezionali non debbono essere occasione per mettersi in mostra, ma al musicista adoratore deve
interessare di dare un contributo efficace all’andamento del culto.
In fine ma non per questo meno importanti ci sono i CANTORI.
Innansitutto è cosa buona sedersi davanti all’assemblea affinchè la stessa possa trovare ispirazione visiva
nell’adorazione.
Ti senti un’ispirazione nel culto di adorazione ?
Anche per i cantori i requisiti minimi richiesti sono gli stessi per i musicisti.
I volti di coloro che cantano dovrebbero invitare all’adorazione ed esprimere la gioia di Cristo. Poiché
questo compito è molto visibile, bisogna designare i cantanti e non accettare volontari. Troppo spesso i
cantanti sono segnalati al responsabile solo perché hanno una bella voce. Le persone scelte cosi sono le più
difficili con cui lavorare, perché pensano di fare un favore a Dio e alla chiesa con la loro partecipazione al
gruppo.
La prima considerazione da fare prima di scegliere la corale è :
Sono veramente adoratrici ?
Il loro volto è raggiante di gioia ?
Alcuni mentre adorano danno l’impressione di essere addolorati, dando un’immagine non positiva.
Quando si canta si deve sorridere con naturalezza e risplendere veramente di gioia, sono queste le persone
di cui abbiamo bisogno nelle chiese.
Il Signore si unisce al canto della corale (Sofonia 3:17)
Salmo 22:22
Questo è un salmo riferito a Gesù, l’autore dell’epistola agli ebrei afferma che è Gesù stesso che parla in
questo passo : in mezzo all’assemblea io canterò la tua lode (Ebrei 2:12.)
L’importanza del canto è riportato anche in Nehemia 12:27-43
A parer mio l’episodio chiave riportato nella Bibbia si trova in 2 Cronache 20
Dio selse il capo dei musicisti (Iaaziel) per rivelare la sua strategia. Da un punto di vista umano la scelta di
Giosafat era inproponibile. Egli allineò i musicisti e cantori in prima fila quindi all’avanguardia nella
battaglia contro i Moabiti.
ASSURDO !! esclamerebbe anche una persona normale, senza avere la più piccola competenza in tattiche
belliche.
Ma Giosafat sapeva che i veri guerrieri in quella battaglia erano proprio i musicisti e i cantori. Infatti
appena il gruppo incominciò a cantare l’Eterno fece in modo che l’esercito dei moabiti si distruggessero a
vicenda, senza che l’esercito di Israele entrasse in battaglia.
Esaminando il canto, esso diceva: celebrate il Signore perché la sua bontà dura in eterno.
È da notare che i cantori non chiedevano il fuoco dal celo né di sterminare il popolo nemico, ma il canto
era una chiara espressione di certezza per la vittoria.
La forza del canto si manifesta ancora nelle carceri più profonde dove erano rinchiusi Paolo e Sila. Essi
verso mezza notte incominciarono a cantare lodi a Dio.
Quando israele passò il mar Rosso Maria guidò le donne nel canto. Lo stesso Mosè scrisse un canto
Alcuni pastori sono convinti che sarebbe meglio suonare e cantare con un solo musicista anzicchè un
colplesso musicale pieno di persone capaci ma senza chiamata.
La corale quindi non deve formarsi in base alle caratteristiche canore, ma in funzione della sua vita
spirituale. il cantante che sa di non adempiere la volontà di Dio, facendo cose non a lui gradite, vivendo
una vita spirituale inerte, non ancora battezzato o battezzata nel suo nome, non ancora ripieno dello S.
Santo, farebbe meglio a dimettersi o per lo meno cercare di cambiare il suo stile di vita spirituale.
I cantanti devono insomma, attraverso il loro canto a Dio, far sì che si manifesti la presenza di Dio con doni
dello Spirito, guarigioni, profezie affinchè una nuvola di gloria possa calarsi sulla chiesa.
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